di Rosario Coco twitter@rosariococo
Ha fatto scalpore l’incontro tra Beppe Grillo e Nigel Farage, all’indomani delle elezioni europee. Il M5S è costretto a cercare alleati in europa e, non appena i due si sono incontrati, è partita una canea di urla alla deriva a destra e al “bando al partito omofobo, fascista e sessista”. Fa sorridere vedere tanti piddini urlare all’omofobia quando il loro leader nonché segretario PD non si è ancora degnato di nominare un ministro o anche sottosegretario alle pari opportunità. Ricordiamo che la legge contro l’omofobia arenatasi in Senato, targata PD, è un obbrobrio giuridico che passerà alla storia per essere una legge che riesce in realtà a legittimare quello che dovrebbe combattere, le discriminazioni omofobe.
Detto questo, i giochi sono fatti: Le Pen e Salvini hanno fatto il loro gruppo, mentre Farage aveva più volte detto di non avere nulla a che vedere con il Front National.
Inoltre, scopriamo anche che l’Ukip ha il suo coordinamento LGBT, con tanto di foto e striscioni che circolano sul web.
Insomma, che Farage sia il classico baronetto inglese un po’ spocchioso possiamo anche concederlo, ma la cultura inglese, in alcuni punti, è liberale nel DNA: la destra inglese di Cameron, ricordiamo, è quella del matrimonio egualitario. Nessuno dice, o discute, invece, sul fatto che Farage sia liberista. Anche questo è un tema politico. Anzi, forse è questa la svolta a destra. Ma, andando oltre: un liberista anti-euro? Come è possibile? Questo è un ulteriore livello di lettura, perchè il liberista Farage aveva predetto la fine della Grecia e gli effetti attuali dell’austeriy.
Forse ci stiamo avvitando in una spirale di luoghi comuni dalla quale non riusciamo ad uscire?
La verità è che il M5S deve provare ad incidere in Europa e non ha scelta. D’altra parte il gruppo EFD lascia libertà di voto ai componenti dei vari Paesi. L’altra verità, amara, è che non abbiamo ancora sviluppato una lettura politica in grado di superare l’euro “a sinistra”. salvaguardando l’unità europea. Chi sta a destra è molto più avanti sui temi.
Il primo passo è smetterla di urlare al fascismo omofobo/sessista/xenofobo e al non meglio definito “estremismo” ogni qual volta si critica la UE. Prendendo queste persone sul serio.
Dobbiamo sostanzialmente piantarla di usare i diritti civili per coprire le magagne europee.
Forse che così ne verremo a capo.
(2 giugno 2014)
©rosario coco 2014 ©gaiaitalia.com 2014 diritti riservati riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)