di Federica
Così dicono che successe – la notizia è ripresa da Osservatorequotidiano.it, ma l’approfondiremo – il 17 maggio scorso un gruppo di studenti e la rappresentante d’Istituto del Liceo Linguistico di Ascoli Piceno, ridente località del 1500 d.c., le cui grandi imprese risalgono ai tempi in cui la locale squadra di calcio militava in serie A, decidono di redigere un civilissimo comunicato contro l’omofobia.
Loro, la Rete degli Studenti Medi scrivono: “Buongiorno a tutti, Volevamo informare gli alunni dell’importanza di questo giorno, 17 maggio. Oggi è la giornata internazionale contro l’omofobia. L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (LGBT) basata sul pregiudizio. In occasione di questa ricorrenza vorremmo lasciare una riflessione a tutti: è giusto che nel 2014 qualcuno non debba avere il diritto di scegliere chi amare? E’ importante per noi informare per poi discuterne insieme in qualsiasi momento su queste tematiche. L’omofobia è una limitazione di libertà e di scelta per la persona in quanto tutti dovremmo sentirci padroni della nostra vita. Auguriamo a tutti i nostri compagni una buona giornata all’insegna del buonsenso e del rispetto e solidarietà reciproci”.
La preside, della quale Pasolini direbbe “Mi domando che razza di madri avete avuto”, dandole del voi per insegnarle il rispetto che lei non conosce, risponde senza mezzi termini: “Primo: a parte il fatto che è contro natura, che non è possibile che un essere umano possa amare un altro essere umano dello stesso sesso, a me fa schifo (…) Secondo [riferendosi alla rappresentante d’Istituto, perché l’incoraggiamento ai giovani è la base dell’educazione] Non hai la facoltà di mandare circolari. Posso farlo solo io e siccome non mi interessa quello che pensi non lo farò”.
Il deliro di onnipotenza della preside tutta d’un pezzo [sic] conferma quindi la necessità che simili comunicati vengano resu pubblici e nelle scuole e fuori di esse.
Torneremo sulla questione con dettagli ed approfondimenti.
Nel frattempo speriamo che la Sig.a Stimatissima Preside del Liceo Linguistico della ridente Ascoli Piceno si renda conto che le sue parole hanno tristemente reso noto all’Italia tutta il livello del rispetto per gli altri che certi burocrati, e certi dirigenti scolastici (non si preoccupi la stimata preside, non è la sola ad imbarbarirsi, il tempo fa brutti scherzi), praticano per il solo fatto di essere burocrati e dirigenti scolastici, confermando inconsapevolmente quanto bisogno c’era nella scuola da lei diretta di una circolare simile.
E’ vero del resto che la Sig.a Preside ha tutto il diritto di scagliarsi con vilenza contro ciò che le fa schifo, perché solo il suo illuminato punto di vista conta ed è perfettamente in linea con ciò che si muove nel Paese. Gente che grida contro chi gli fa schifo solo perché gli fa schifo.
Da questo punto di vista movimento LGBTI e studenti possono darle una lezione di civiltà.
E speriamo che gliela diano.
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