di Daniele Santi
L’allucinante governo ugandese, preda della follia evangelista trasmessagli dagli integralisti che dagli USA esportano il loro odio in Africa, se da un lato con le sue leggi antigay impedisce alle associazioni che lottano contro l’HIV di svolgere il loro lavoro, dall’altro lavora affinché si irrigidiscano le leggi contro chi “volontariamente” decide di “trasmettere l’HIV”.
La politica ugandese ha infatti scoperto di avere un ruolo nell’impedire “nuovi casi di contagio da HIV”, come dichiarato da tal Betty Amongi componente della Commissione Salute del parlamento del Paese che si trova ad affrontare un 7,3% della popolazione ugandese positiva all’HIV.
La soluzione sembra essere nella criminalizzazione della trasmissione “volontaria” dell’HIV, perché secondo Betty Amongi ci sono persone che “sembrano volere intenzionalmente trasmettere il virus ad altre”.
Dopo le leggi antigay siamo alla politica del “dagli all’untore”.
Il governo ugandese trascina il suo popolo al medioevo.
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