di Giancarlo Grassi
Blindati su filorussi, alcuni feriti, scontri e Putin che si frega le mani. E’ il risultato della gestione degli ingenui, nazionalisti, di destra e non, ma ingenui, governanti provvisori ucraini che con le loro sconsiderate azioni stanno dando al nuovo Zar di tutte le Russie la scusa per mangiarseli in un sol boccone.
Poi cosa succederà? Putin troverà il modo di destabilizzare Estonia e Lettonia, Lituania al sicuro, non confina direttamente con la Russia, e fors’anche Polonia ed altri stati ex sovietici?
La nostalgia può molto, soprattutto quando è la nostalgia di un Impero quella che muove la strategia di un genio del male – ce n’è sempre uno all’orizzonte – e della sua dittatura del Gas.
Le inquietudini polacche, stando a quanto pubblicato da Il Post, sono profonde se è vero che il ministro degli esteri Radoslaw Sikorski, ha detto ai giornalisti che “la NATO dovrebbe dispiegare in Polonia almeno due squadre di combattimento, con almeno 5mila soldati ciascuna”.
La NATO sta dimostrando di essere perdente nei confronti dell’arma inventata dal nuovo genio del male: la destabilizzazione dei governi attraverso la propaganda ideologica e qualche colpo di mano ben assestato.
Fossimo nell’Europa ci preoccuperemmo un po’ di più. Ma c’è l’approvvigionamento energetico di mezzo.
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