di Paolo M. Minciotti
Il Sultanato del Brunei ha posticipato a data da destinarsi l’entrata in vigore del nuovo codice penale che inaspriva le pene per gli atti omosessuali e per l’adulterio (pena di morte per lapidazione) e tutta un’altra lunga serie di reati, tra cui l’apostasia.
La decisione a data da destinarsi, quando il nuovo Codice Penale sarebbe dovuto entrare in vigore il 22 aprile scorso, sarebbe da addebitarsi alle proteste delle Nazioni Unite e degli organismi internazionali di controllo sui Diritti Umani più che alle deboli (e rare) proteste interne, ma secondo il Brunei Times, si tratterebbe solo di uno stop momentaneo e le nuove pene diverranno legge “nell’immediato futuro”.
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