di Giancarlo Grassi
Dopo la Crimea anche l’est ucraino ha dichiarato l’indipendenza da Kiev e convocato un referendum per aderire alla Federazione Russa del nuovo Stalin, per il prossimo 11 maggio.
Ieri è stata giornata complicata da quelle parti – siam stupiti che l’UE faccia sapere così poco e sembri preoccuparsi così poco di una situazione potenzialmente pericolosissima – con Kiev che ha accusato Mosca di tramare per provocare l’invasione delle regioni orientali dell’Ucraina, dopo l’annessione della Crimea.
Il nuovo governo – dove ci sono forze da cui saggezza suggerirebbe di guardarsi, vedi ultranazionalisti e filo nazisti – ha inviato ministri alla corte di Putin per mediare una de-escalation mentre gli attivisti filo-russi colpivano nella grandi città orientali di Kharkiv, Lugansk, Donetsk.
Ci sembra chiaro che la Russia sta cercando un pretesto.
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