di Giancarlo Grassi
Siccome c’è poco da ridere sarà meglio che un sorriso ce lo strappiamo: si chiama Transistria, è un territorio filorusso separatosi dalla Moldavia e vuole riapprodare tra le amorevoli braccia di Grande Madre Russia.
La Transistria si è separata dalla Moldavia nel 1990 ed è da sempre filo-russa, così che il parlamento governato dal partito di Putin si è riunito a Mosca per decidere, magari con maniere meno forti di quelle adottate in Crimea, se sia il caso di annettere anche loro, dato che è stata la stessa Transistria a inviare formale richiesta di adesione il 18 marzo scorso.
Uno dei problemi potrebbe essere il nome, se è vero Transistria potrebbe essere considerato propaganda alla transessualità, ma a tutto c’è rimedio, così che la grande saggezza di sua Maestà Putin troverà la soluzione.
La Transnistria è una striscia di territorio tra l’Ucraina e la Moldavia, senza sbocchi sul mar Nero, sotto tutela russa (ci son circa 2000 soldatini di Putin sul territorio) ed ha circa 550mila abitanti, di cui un terzo di lingua russa.
Gli abitanti si sono espressi a favore dell’annessione alla Russia nel 2006 con un referendum in cui il sì ha vinto con il 97%.
Nel frattempo Angela Merkel dice che il G8 non esiste più.
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