di Gaiaitalia.com
La Russia ha infine invaso la Crimea, repubblica indipendente filorussa, ma in territorio ucraino, con Putin che si è fatto beffe dei trattati internazionali nel suo delirio annessionistico che non ha fine da quando ha preso le redini del comando in Russia -ufficialmente e non – oltre tre lustri fa.
Il segretario di Stato americano Kerry ha reso noto che la Russia potrebbe essere espulsa dal G8 (ma la Germania, che dipende dal gas di Gazprom, non è d’accordo) mentre fonti ucraine ufficiali denunciano la presenza di 15mila soldati russi in Crimea. Da Kiev il messaggio è chiaro: “Siamo sull’orlo del disastro”.
Putin come Saddam Hussein invade uno stato sovrano, mentre il mondo segue con il fiato sospeso quello che sta succedendo (il rischio è altissimo, ma nessuno lo dice) e tutti i leaders si limitano ad associarsi “alle pressanti richieste della comunità internazionale affinché sia rispettata la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, come riporta il sito di Repubblica.
Angela Merkel avrebbe proposto a Putin la mediazione dell’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Copperazione in Europa) per promuovere un “gruppo di contatto”. Per il leader russo l’invasione si è resa necessaria per le minaccie portata alla popolazione a maggioranza russofona da parte delle frange ultranazionaliste salite al potere a Kiev.
In 24 ore siamo ritornati al 1950.
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