di Daniele Santi
Era nell’aria, lo avevano già fatto nel 2011 provocando l’assassinio dell’attivista David Kato, ora gli orrendi giornali ugandesi ripetono il gioco incuranti delle conseguenze e protetti dalla legge.
Sono duecento nomi, li chiamano “Top Gay” e sono messi alla berlina con nomi e cognomi in prima pagina: tra loro un prete cattolico, un cantante hip-hop e importanti attivisti omosessuali fra cui Pepe Julian Onziema (curioso che l’Ansa pubblichi solo il suo nome e non quello del prete, ad esempio), uno degli attivisti africani più conosciuti, che da tempo sostiene come la legge anti-gay scatenerà la violenza contro gli omosessuali nel paese.
Sono di oggi le disgustose dichiarazioni del presidente Museveni che ha detto, tra le altre cazzate, che la misura era necessaria in quanto l’Occidente sta promuovendo l’omosessualità in Africa (guardandosi bene dal denunciare la promozione dell’omofobia da parte degli integralisti religiosi di destra che arrivano dagli USA).
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