di La Lurida twitter@lalurida
Perché l’amore è una cosa seria, così seria, che invecze di pensare a chi czi vuol bene sul serio tutti i gziorni gli facziam un regalo il 14 di febraio così cz’abiam l’anima a posto e il cuore in pacze e nel culo a chi dicze che non sapiamo amare.
E’ una meraviglia vederli e sentirli, che si vogliono bene che son tutti un czinguetio come dei paserotini che ancora non cz’han sparato nelle chiappe e i cuoriczini su feisbuk e i pensierini su tuitter e la fessa di sorese, poi li trovi su tutti i soczial che si czercano degli altri perché quel che cz’hanno non lo vedono neanche.
Questo fino al 13 febraio e dal 15 in poi che il 14 cz’ha un significato socziale amiche, se non andate fuori con un inamorato o un inamorata quel gziorno lì siete un falimento totale, nesuno vi vuol bene, siete peggzio di cziarli braun che non riczeveva le valentine e czi veniva la depresione (perché la depresione cze l’aveva gzià, che i pinats sono un dramma socziale se non l’avete ancora capito, son una tragzedia devastante, son la nostra soczietà con tutte le sue esclusioni amiche).
Per non parlar dei gai, che a San Lavandino son tutti disperati e voglion morire che non c’zhan nesuno che è quel che suczede a pasar le notti nelle darkrum invecze di guardare alla propria destra o sinistra e vedere la persona che czi vuol bene sul serio, e che son lì a disperarsi “o dio non mi vuol bene nesuno, che son gai, discriminato, e senza diritti e non c’zho neanche uno stracczio di moroso” che non è vero gnente, amica. Il moroso cze l’avresti anche, mo’ lo czerchi dove non lo vedi. Gziusto per non sbagliarti.
E, diritti a parte, sei solo cretina. E in ottima compagnia.
Cz’ho un amico meraviglioso che lo sposerei domatina, se non cz’avessi un po’ di ritegno data la mia età veneranda, che cz’ha un miliardo di belle qvalità (con la “v”, come lo scriveva la nonna, scriveva con la “v” anche avguri) e che non lo cagano neanche di strissio perché cz’ha la colpa di avere czinquant’anni e di non denuncziarne trenta, perché le gaie gzenti vogliono che gli si racontino delle balle, che a loro la realtà czi fa schifo e voglion l’amore romantico alla Marcel Proust che sapiam che fine ha fatto.
Così che buon San Lavandino a tutte e a tutti, a voi che volete che il mondo sia come lo imagzinate e non vi confrontate con la realtà.
E come si dicze dalle mie parti, che siam volgarotti, mo’ parliam sempre chiaro, anche quando tiriam dei cancheri, cazzi vostri!
©gaiaitalia.com 2014 diritti riservati riproduzione vietata
[useful_banner_manager banners=37 count=1]
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)