di Paolo M. Minciotti
E’ il Corriere ad informare sulla questione: russo, 25enne, gay, più volte pestato in patria, alle sue dennce di maltrattamenti la polizia ha risposto “Per noi puoi anche morire”, in Italia con un visto turistico in scadenza ha chiesto asilo politico perché in Russia non ci vuole tornare.
E’ in pericolo di vita. Lo dice in questo video del Corriere TV.
L’associazionismo LGTBI della questione non parla. Discrezione? Mancanza di conoscenza dell’accaduto? Per proteggere il giovane? Non sappiamo. Per una volta avremmo voluto sentire due parole dai responsabili.
Come si evince dall’intervista ha dovuto cambiare quattro posti di lavoro in un anno per il semplice fatto di essere gay. Immediatamente dopo la richiesta di asilo politico le autorità russe hanno bloccato i conti correnti del giovane e anche la sua carta di credito prepagata.
E’ la democrazia di Putin al quale il capo del nostro governo è andato a leccare i piedi per elemosinare commesse e accordi commerciali.
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