di Gaiaitalia.com
In merito alle infelici dichiarazioni di Pescante e alle deboli scuse che dimostrano la sostanziale incomprensione del problema sollevato, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime la convinzione che siano necessarie politiche volte a rimuovere attivamente l’ignoranza e le discriminazioni che colpiscono le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans nel mondo dello sport e sposa per questo la richiesta di “modificare il Codice di comportamento sportivo inserendo anche il divieto di discriminazione basato su orientamento sessuale, identità ed espressione di genere”.
Contrariamente a quanto sostenuto da Pescante, infatti, il linguaggio e la cultura sportiva possono essere dei potenti veicoli di civiltà e di valori civici capaci di raggiungere milioni di persone.
Diverse organizzazioni per i diritti umani russe hanno anche chiesto al Comitato Olimpico Internazionale di poter allestire una Rainbow House nel villaggio olimpico di Sochi, dando la possibilità di uno spazio sicuro di visibilità e di rispetto aperto alla comunità sportiva russa e internazionale e perfettamente in linea con lo spirito pacifico delle Olimpiadi. L’Italia e i loro rappresentanti al CIO dovrebbero sostenere e promuovere questa iniziativa con forza e determinazione.
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