L’ONU ha trovato prove del genocidio in atto nel Sud Sudan dopo la scoperta di alcune fosse comuni con un centinaio di corpi.
Secondo quanto riportato da Repubblica.it che cita fonti delle Nazioni nite si tratterebbe di persone del gruppo etnico Dinka. Navi Pillay, commissaria per i Diritti umani delle Nazioni unite, ha spiegato che le decine di corpi senza vita sono stati trovati a Bentiu, nello Stato di Unità, mentre almeno altre due fosse comuni si trovano nello Stato di Juba, a Jebel-Kujur e Newside.
Secondo notizie che arrivano dal paese e riportate dalla BBC la capitale Juba è teatro di retate e massacri, con più di 200 appartenenti all’etnia Nuer uccisi dalle forze di sicurezza. Due uomini hanno raccontato di essere stati arrestati dalle truppe governative e messi al muro in un commissariato con altri 250 civili e di essere riusciti a fuggire insieme ad altre 10 persone.
Tutto gli altri sarebbero stati uccisi. Gli scontri tra etnie nel paese più giovane del mondo sono scoppiati il 15 dicembre scorso.
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