Gaycs, associazione nazionale LGTB con sede a Roma, lancia un corso di formazione per volontari LGTB contro l’omofobia che a partire dal 15 gennaio, ogni mercoledì, gratuitamente, offrirà una serie di interessanti appuntamenti aperti a chi voglia partecipare.
Interessante notare e denunciare, prima di passare, l’assalto di commenti ed insulti omofobi alla pagina Facebook di Gaycs di cui riportiamo qui sotto l’esempio.
Perché l’omofobia, come l’idiozia, è una cosa estremamente seria.
Ed eccovi l’interessantissimo programma del corso:
L’immaginario della differenza (Viviana Gravano – Presidente di Routes Agency – Cura of Contemporary Arts, Docente Accademia Belle Arti di Napoli)L’arte ha rappresentato storicamente l’omosessualità e la transessualità usando metafore visive, immagini simboliche e mitiche che spesso aderivano a uno stereotipo immaginativo diffuso nella cultura occidentale. Nel XX secolo a iniziare da Marcel Duchamp l’immaginario legato alla rappresentazione di genere ha discusso questo stereotipi, a tratti anche in maniera radicale, dando una rappresentazione della “differenza” che ha sovvertito l’immaginario comune. Il potenziale deflagrante dell’arte tenta di costruire una visione che sappia proporre una visione aperta e variabile del concetto di identità di genere, anche attraverso la rappresentazione del corpo che è spesso protagonista nell’arte contemporanea.
Il genere del corpo (Giulia Grechi – Ricercatrice Università L’Orientale di Napoli, docente Accademia Belle Arti Brera di Milano)Come e quando nascono i concetti di “normale” e “deviante” nella nostra cultura? E come vengono rivolti storicamente al corpo, alla femminilità e alla mascolinità, e agli orientamenti sessuali? L’antropologia, spesso affiancata dalla criminologia, si è a lungo confrontata con queste problematiche, costruendo non solo degli immaginari molto forti, ma anche delle vere e proprie politiche sul corpo maschile e femminile, e sui corpi considerati per qualche ragione “anormali” o “mostruosi”, tra i quali i corpi dI omosessuali e travestiti. Il femminismo e i gender studies, fondandosi sulla distinzione basilare tra sesso e genere, hanno portato una rivoluzione profonda nel modo di pensare e di agire il corpo nella società, mettendo profondamente in discussione gli approcci classici sul corpo e sul desiderio sessuale, nella consapevolezza che “visto da vicino nessuno è normale”.
Omosessuali omofobi (Francesco Ciuti – Psicologo, psicoterapeuta)
Cosa si intende per omonegatività e omofobia? Chi è l’omofobo? A partire dai concetti di genere, identità di genere, ruolo di genere e orientamento sessuale è possibile individuare l’origine psicologica, culturale e sociale dei sentimenti, atteggiamenti e comportamenti negativi verso l’omosessualità e le persone omosessuali. Le componenti culturali e le radici sociali di tale intolleranza sono anche alla base del cosiddetto “minority stress”, ossia del vissuto di disagio che un soggetto può sperimentare quando appartiene ad una minoranza e, nel caso specifico, ad una minoranza legata all’orientamento sessuale. Tale condizione di disagio può generare, tra le altre cose, un’attitudine negativa verso la propria sessualità e in generale verso la concezione di se stessi che viene definita “omofobia interiorizzata”. Si tratta di un’avversione che il soggetto omosessuale manifesta verso se stesso e il proprio orientamento sessuale o anche nei confronti delle persone LGBT e può generare diversi vissuti, da sentimenti di vergogna e di colpa fino alla messa in atto di comportamenti discriminatori, intolleranti e in alcuni casi anche violenti.
Il diritto negato (Anna Maria Bartolucci Proietti – Avvocato civilista, esperta in diritto civile di famiglia e diritto minorile)
Esistono regole, tradizioni e leggi che da un lato creano ordine e dall’altro discriminazione. Discriminazione di chi non è stato espressamente nominato dalla norma ma non ne è neppure escluso totalmente e che non riconoscendosi nello statuto sociale sente di non esistere appieno. Uno sguardo dal punto di vista del diritto può essere utile a fornire una lettura ragionata delle difficoltà che gli individui LGBT si trovano a vivere nel rapporto con gli altri e all’interno delle proprie relazioni di coppia e genitoriali e può aiutare a suggerire possibili soluzioni. I temi che verranno affrontati saranno: eredità e testamento, come applicare e utilizzare le norme vigenti a tutela delle coppie omo conviventi; coppie di fatto e tutela della convivenza; genitorialità/affidamento dei figli.
Il volontario: responsabilità, attività, valori (Francesco Ciuti – Psicologo, psicoterapeuta)Al termine del percorso formativo e alla luce dei contenuti emersi nei vari interventi, l’ultimo incontro sarà dedicato alla riflessione sul senso del volontariato e sulla figura del volontario che opera in un’associazione LGBT. Una tavola rotonda per confrontarsi sulle responsabilità e sulle attività che il volontario deve svolgere per promuovere i valori dell’associazione.
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