L’odio viscerale che certi vertici della Chiesa di Roma manifestano, incapaci di trattenersi, è la conferma del clamoroso fallimento delle istanze medievali che la constraddistinguono, restyling a parte che fan sempre bene.
Il tristemente noto cardinale di Bologna Carlo Caffarra, fumantino rappresentante della Chiesa che ha nascosto i preti pedofili per decenni, ha dichiarato recentemente che un laico battezzato -come se lo avesse scelto lui, il laico, di essere battezzato, non so a voi, ma a me non m’han chiesto nulla, mi son dovuto “sbattezzare” dopo – deve avere una “una capacità “endoscopica” di vedere il male oggi presente nei fondamentali vissuti umani”.
Auguriamo al bravo Caffarra che nessuno dei laici battezzati che lui richiama abbiano davvero questa capacità, altrimenti la prima cosa che farebbero sarebbe quella di allontanarsi dalle mortali spire di Santa Romana Chiesa che predica male e razzola peggio.
In chiusura di show, il fumantino Caffarra ha giustamente ricordato, caso mai ci si dimenticasse, la secolare ossessione della Chiesa nei confronti dell’omosessualità (quella altrui) affermando che la corruzione è visibile nel maltrattamento che sta “subendo il fondamentale vissuto umano della sessualità mediante le proposte di equiparare all’amicizia coniugale l’amicizia omosessuale”.
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