Averete notato, dato che nessuno è fesso, almeno tra i nostri lettori, le grandi manovre di difesa del Pdl nei confronti di Annamaria Cancellieri utili, secondo loro, ad un garantismo in nomine pater, nel caso specifico chiamato Silvio Berlusconi. Come se il Pater ne avesse bisogno.
Poi nel giorno del dibattito alla Camera e al Senato in cui il Ministro della Giustizia è stata chiamata a riferire, il blindaggio della maggioranze, e le esternazioni della Cancellieri: “Ho l’unico rammarico di avere fatto prevalere i sentimenti” che seguono le dichiarazioni della mattinata a Radio 24 della sorella di Stefano Cucchi in difesa del Ministro.
Come riferisce Repubblica nella sua edizione on-line, il ministro in Aula ha respinto tutte le accuse legate al suo interessamento per le sorti di Giulia Ligresti, con una difesa già confermata da Caselli in tempi non sospetti, e si è messa a disposizione del presidente del Consiglio dicendo “Se dovessi essere d’intralcio a questo governo sono pronta a fare un passo indietro”.
Verba volant. Vanno e vengono. Lega e M5S vogliono che se ne vada. La Santanché s’accoda. Da domani si griderà ch ci sono due giustizie: una – perversa – che condanna i colpevoli e l’altra che li libera. Pericolosissimo slalom. Insomma, tutto come prima.
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