Il difficilissimo momento politico del presidente francese Francois Hollande (la sua popolarità è al 23% e trascina in basso anche il Partito Socialista) e la forza dell’estrema destra della famiglia Le Pen, fa sì che i Sindaci che non vogliono celebrare matrimoni tra coppie dello stesso sesso si sentano fori ed arrivino addirittura a dichiarare pubblicamente che il Consiglio Costituzionale “ha torto” e loro matrimoni gay non ne celebreranno mai.
Il caso è intricato perché in Francia la disubbidienza civile di un dipendente dello stato è considerata reato assai grave e le dichiarazioni del sindaco Michel Villedey pronto ad immolarsi sull’altare dei martiri per diventare l’eroe dei cattolici integralisti provocherà reazioni su reazioni, che alla sinistra francese non faranno per niente bene, oltre a proiettarlo mediaticamente molto più lontano che il suo destino di Sindaco di un paesucolo di 1000 abitanti permetterebbe.
L’eroe dell’Intolleranza è pronto a martirizzarsi per la sua verginità, come Giovanna D’Arco, e ha dichiarato di essere pronto “ad andare in prigione. Sono nato libero e voglio morire libero”.
Un po’ come i qualunquisti che dicono “si nasce soli e si muore soli” per giustificare il loro egoistico disinteresse verso il genere umano.
Nella foto l’idea di libertà che i contrari all’uguaglianza nel matrimonio hanno manifestato nei mesi scorsi in tutto il paese.
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