La vita ci insegna che al peggio non c’è mai fine, e come se non bastasse, spesso la realtà supera di gran lunga la nostra immaginazione. Dopo la proposta di Premio Nobel per la Pace a Silvio Burlesconi pensavamo di avere già visto tutto, invece no.
Ora, dalla Russia, arriva la proposta del deputato di Russia Unita Iosif Kobzon, sotto inchiesta in Russia per presunti legami con ambienti mafiosi, ché gli amici bisogna sceglierseli bene, che ha proposto Vladimir Putin al Comitato norvegese attraverso la sconosciuta Accademia internazionale dell’unità spirituale e della cooperazione tra nazioni del mondo.
La motivazione? Straordinaria per fantasia e realismo: Putin meriterebbe il Nobel perché “compie grandi sofrzi per il mantenimento della pace e della tranquillità non solo in Russa” (soffocando la dissidenza, imprigionandola, discriminando gli omosessuali, vessando le associazioni per i Diritti Umani, imprigionando gruppi rock, zittendo gli oppositori), “ma anche all’estero, soffocando focolai di tensione in tutto il mondo” (soprattutto quando non vuole perdere l’ultima base navale nel Mediterraneo in Siria).
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