Quindi Alfano è un traditore, Berlusconi è un puro: il primo con – pare – altri 40 pidiellini voterà a favore del Governo di Enrico Letta, il secondo invece proseguirà nella sua linea dura per salvarsi le natiche con i suoi fedelissimi, mentre la decadenza incombe.
Faremo finta di credere che l’operazione sia sincera e faremo stare zitto quel diavoletto che ci suggerisce che tutto sia stato pianificato a fini elettorali per tenere insieme l’elettorato oltranzista e quello moderato, da recuperare poi in un nuovo matrimonio a partire dalle elezioni prossime venture.
Certo che la situazione deve essere davvero seria se anche Giovanardi si schiera con Alfano, vero è che con la fame di potere che l’inutile politico ha, farebbe qualsiasi cosa pur di non perdere visibilità.
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