Dopo l’uccisione della giovane trans 16enne di qualche giorno fa, un uomo di 41 anni, Dean Moriah, è stato ammazzato ed il suo corpo ritrovato nel cortile della sua casa coperto solo da un asciugamano mentre la sua abitazione andava a fuoco.
E’ il sito panafricano Mambaonline a darne notizia, secondo la quale l’uomo sarebbe stato ferito e pestato dentro casa sua, alla quale sarebbe stato dato fuoco nel tentativo di liberarsi del corpo di Moriah che prima di morire, sarebbe riuscito a trascinarsi fuori.
Dean Moriah era uno dei più conosciuti animatori turistici giamaicani: lo hanno ammazzato, la sua casa è stata bruciata, la sua auto distrutta, tutto questo per -Moriah era apertamente gay – per odio omofobo nello stesso paese alla cui prosperità aveva contribuito con le sue attività.
Soltanto un anno fa il ministro del Turismo del governo giamaicano aveva dichiarato pubblicamente che “In Giamaica non esiste violenza omofoba”.
Nell’ultimo mese sono stati almeno cinque gli attacchi omofobi nel paese, tra i cinque se ne segnala uno di due uomini vittime di un incidente stradale che stavano sostenendosi subito dopo l’accaduto e che hanno dovuto cercare rifugio in una stazione di polizia poco distante dopo che un gruppo di giovani aveva iniziato un attacco per pestarli avendoli “creduti gay”.
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