di Daniele Santi
Il PD, che in vista dell’assemblea in corso, ha sacrificato in nome della tranquillità interna una legge contro l’omofobia che serviva alle LGTB genti in una legge a favore degli omofobi di associazioni, partiti e confessioni religiose, ha fatto sapere via Twitter che è “Stabilito che omofobia e transfobia sono assolutamente equiparate a razzismo, xenofobia e antisemitismo”, ci dicessero anche chi lo ha stabilito, per favore e ci assicurino che non è lo stesso che ha “stabilito” che il PD è un partito progressista.
E del resto il relatore e primo firmatario della ridicola legge contestata da tutti e che piace solo al PD e alla sua fronda cattolica interna, e nemmeno a tutti, è l’attuale vicepresidente del partito; impossibile dire che non ha fatto le cose come si deve, per come funzionano le cose a Sant’Andrea delle Fratte.
Due giorni dopo l’approvazione della Legge contro le vittime dell’Omofobia, il PD è riuscito a non dire nulla, a commentare il nulla, a giustificare il nulla, a non esprimersi su un tema che ha allontanato, crediamo definitivamente dal partito, cinque milioni di elettori potenziali, sicuramente in rotta verso il M5S.
La folle corsa del partito verso destra all’inseguimento dell’Italia che vota Berlusconi non si ferma, salvo poi accusare Renzi di essere un pazzo quando dice chiaramente che un partito moderno deve attingere con le sue proposte anche all’elettorato degli avversari.
Evidentemente al partito interessano di più gli elettori storici, che non gli garantiscono certo una maggioranza per governare a livello nazionale, e i feudi locali dove, va detto, il PD gode di enormi vantaggi nella struttura territoriale, ma anche nelle capacità della classe dirigente, estremamente preparata.
[useful_banner_manager banners=17 count=1]
©gaiaitalia.com 2013 tutti i diritti riservati riproduzione vietata
[useful_banner_manager_banner_rotation banners=10,13,16 interval=6 width=234 height=60]
[useful_banner_manager_banner_rotation banners=9,19,20 interval=6 width=468 height=60]
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)
