Il presidente premio Nobel per la Pace Barak Obama ha dichiarato nelle scorse ore che nessuna decisione è stata ancora presa rispetto all’attacco contro il regime di Damasco, ma i dirigenti siriani – che stanno, insieme all’Iran ,dietro al terrorismo internazionale, cosa nota da decenni – hanno dichiarato che potrebbero esserci attacchi con armi chimiche (gas, per intenderci) contro l’Europa in segno di ritorsione.
Mentre la posizione dell’Italia rimane quella di paziente attesa, con l’opzione di non partecipare al raid e di non concedere le basi, paventata dal ministro degli Esteri Bonino e a quello della Difesa Mauro, la Turchia invoca l’attacco mentre Inghilterra e Francia sembrano ora più caute, anche se l’amministrazione americana sottolinea che l’uso di gas negli attacchi a civili è “più che evidente” ed Enrico Letta afferma che l’uso di armi chimiche è un “crimine contro l’umanità”.
Al Jazeera nel frattempo, con uno splendido articolo (in lingua inglese), sottolinea che un attacco occidentale alla Siria serve “a salvare la faccia non a salvare vite”.
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