Nelle prime ore di mercoledì 21 agosto le forze fedeli al presidente-dittatore siriano Bashar al Assad hanno bombardato i quartieri di Douma, Jobar, Zamalka, Arbeen e Ein Tarma, nella zona est di Damasco, quartieri controllati dai ribelli anti-regime.
Secondo notizie filtrate dall’opposizione, l’esercito avrebbe lanciato missili contenenti agenti chimici tossici, notizia smentita da fonti vicine ad Assad e che nessuna fonte occidentale ha potuto verificare. Se confermato l’attacco chimico sarebbe il più grave dall’inizio della crisi.
Secondo il presidente della Coalizione Nazionale Siriana, l’opposizione al regime riconosciuta dall’Occidente, George Sabra, le persone rimaste uccise nei bombardamenti sarebbero 1300, un numero agghiacciante.
I comitati di controllo, anch’essi legati all’opposizione, parlano invece di alcune centinaia di morti.
A questo link un video (in lingua araba e piuttosto forte) sull’attacco di Assad ai ribelli.
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