L’Iran ha impiccato altri quattro omosessuali e la notizia è trapelata nonostante le misure di sicurezza della Teocrazia amica di Putin che per non subire ripercussioni internazionali da tempo nasconde gli omosessuali che impicca nella pubblica piazza per omosessualità sotto il nome di terroristi (i puristi della sinistra italiana prima di scandalizzarsi, ricordino che a Cuba i gay vengono arrestati – e continuano ad arrestarli – con l’accusa di essere un “pericolo per il futuro della Nazione”), allinendosi così all’alleato più fedele, quello che contribuisce alla destabilizzazione dell’area (Siria compresa) per i suoi interessi privati, nel senso di Paese, quel Putin che non ordina la morte dei gay semplicemente lascia che li ammazzino gli ex skinheads ultranazionalisti con il silenzio suo e della forze di Polizia.
Lo scriviamo per continuare ad informarvi, perché se gridare serve a poco, informare serve certamente molto di più.
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