Un attacco massiccio di un intera comunità ha ammazzato a botte un giovane omosessuale e ferito gravemente il suo compagno, nell’ennesima dimostrazione dello spaventoso potere dell’ignoranza e del pregiudizio.
Il 35enne Henry Mbah e il 24enne Elvis Atabong avevano una relazione da cinque anni prima che la famglia di Henry obbligasse quest’ultimo a sposare una donna, ché il buon nome della famiglia e la tradizione innanzitutto.
Nemmeno dopo il matrimonio la relazione tra Henry Mbah e Elvis Atabong terminò, così che la moglie insospettita lo ha pedinato e scoperto mentre baciava la persona che amava.
Furiosa, ha avvertito tutta la comunità di bravi cittadini che ha subito organizzato una spedizione punitiva per lavare l’onta col sangue. Henry Mbah è stato ammazzato a pugni, calci e bastonate e Atabong gravemente ferito.
La polizia giunta sul posto invece di arrestare gli assassini ha arrestato il giovane Atabong per omosessualità. Questa è la giustizia che lo stato africano (numerosi i ministri sospettati di essere gay che tacciono vergognosamente sulla questione), mette in pratica quando i morti ammazzati sono gay o lesbiche.
La moglie, vedova e contenta perché giustizia è stata fatta, e i bravi cittadini assassini graziati da una polizia corrotta e connivente, sono ora tornati alle loro tranquille occupazioni quotidiane confidando nel dio che tanto invocano per giustificare i loro crimini.
I fatti risalgono al 24 luglio scorso.
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