L’emendamento dei relatori Ivan Scalfarotto e Antonio Leone alla proposta di legge su omofobia e transfobia svuota ulteriormente di senso la norma e la rende del tutto inutile, eliminando le aggravanti previste invece per le altre fattispecie discriminatorie come razzismo e religione.
Un arretramento inaccettabile che di fatto cede ai ricatti della destra: si rischia di approvare una legge-spot, che guarda solo agli equilibri della maggioranza di Governo e lascia prive di protezione le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans.
“Siamo profondamente delusi e arrabbiati della piega surreale che ha preso il dibattito nelle ultime ore. Il Partito Democratico e SEL alla Camera hanno una maggioranza numerica solida e devono dimostrare di saper tener fede ai loro impegni approvando l’integrale e completa estensione della legge Mancino ad orientamento sessuale e identità di genere, con un testo efficace, completo e applicabile. Altrimenti li considereremo complici degli omofobi e potremo dichiarare ufficialmente il voto a questo centro-sinistra un voto inutile e un voto truffa” -attacca Andrea Maccarrone, presidente dl Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli – “I nostri diritti e la nostra dignità non sono in vendita. Vogliamo dirlo in particolare al relatore democratico Scalfarotto, da cui ci aspettavamo una maggiore capacità di tenere alta la barra e il livello della legge, dimostrando di resistere alle pesanti pressioni al ribasso. La sua credibilità nella difesa dei diritti civili a questo punto è al lumicino!”
Nelle prossime ore il Circolo Mario Mieli lancerà la campagna “I MIEI DIRITTI NON SONO IN VENDITA” rivolta a tutti i deputati in cui chiameremo tutta la società civile a reagire con forza indignazione.
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