Al Qaeda ha organizzato ed eseguito la condanna a morte di un uomo di 20 anni -Hashem al-Asmi – ritenuto omosessuale, in Yemen, dopo un giudizio sommario al di fuori del diritto internazionale.
Si tratterebbe della 34ma vittima LGTB di Al Qaeda e dei suoi giudizi sommari in nome di una legge in cui credono solo loro, nella quasi totale indifferenza dei media e delle autorità internazionali.
Non ci sono notizie certe sulle leggi yemenite sull’omosessualità, non è certo che sia punita con la morte dal codice penale del Paese.
A questo proposito il quotidiano The Washington Post afferma con sicurezza che l’omosessualità non è considerata un crimine nel paese, ma secondo informazioni dell’ILGA, i rapporti tra persone dello stesso sesso (uomini o donne) sono proibiti dalla legge e puniti con la pena di morte, ciò che è certo è che sono state giustiziate 34 persone dopo processi extragiudiziali organizzati dall’organizzazione Ansar Al Sharia, affiliata ad Al Qaeda.
Le forze ribelli legate ad Al Qaeda controllano gran parte dello Yemen.
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