Trent’anni al potere e non sentirli, ricchezze immense accumulate senza dare spiegazioni, un paese impoverito e in declino e la caccia ai gay ed alle lesbiche come unico programma elettorale: in queste patetiche condizioni Robert Mugabe si appresta, sotto l’ombra dei brogli, a combattere la sua battaglia elettorale con il suo sfidante il primo ministro Morgan Tsvangirai.
Si temono brogli e violenze, Mugabe non è esattamente un uomo che con la democrazia ci va per il sottile, tutto il contrario. Il presidente da trent’anni dello Zimbabwe, è “persona non grata” nell’Unione Europea e negli Stati Uniti, ma più che benvenuto in Vaticano, dove è stati ricevuto nei mesi scorsi in occasione della cerimonia di beatificazione del papa polacco, cui i dittatori piacevano (leggasi Pinochet).
Robert Mugabe ha 89 anni, ma in una recente intervista ha detto che “non contano nulla”, ciò che conta è il potere.
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