Suicidi, abusi, elettroshock, maltrattamenti, coercizioni: ne avevamo parlato diversi mesi fa, ma come tutti quelli che sono in anticipo le nostre pubblicazioni erano passate sotto silenzio, ora mezzo mondo ne parla.
Di cosa? Delle false cliniche per alcolisti o drogati, i falsi “rehab” che nascondo in realtà cliniche per curare i gay e le lesbiche. A modo loro naturalmente. E con la connivenza dei genitori che sbattono lì i figli per non doversene vergognare, occupare, per non doverli comprendere e accettare.
Mesi fa aveva pubblicato le notizie “Sei omosessuale? Ti violento per curarti” e la notizia della piattaforma Change.org che aveva lanciato una petizione per la chiusura di questi falsi “rehab” messi in piedi da integralisti religiosi che, in sfregio alla Costituzione dell’Ecuador che protegge e garantisce pari diritti alle persone omosessuali, fanno leva sull’ignoranza e la paura delle famiglie per “appropriarsi” dei figli gay o lesbiche e curarli, preda del loro delirio omofobo e del fanatismo religioso.
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