L’annuncio, via Twitter, recita testualmente “L’ostruzionismo bambinesco del M5S fa saltare la discussione sulla legge contro l’Omofobia” ed arriva dalla pagina Facebook di Sel.
Ferme restando le eventuali responsabilità del M5S che attraverso i suoi troll sparsi per la rete ha già risposto come di consueto, con alte acrobazie linguistiche “Dopo anni e anni e anni di attese e speranze, in un Paese in cui, secondo tutti i rapporti internazionali, i diritti umani arretrano anche in conseguenza di una cultura fieramente omofOBIA”, questa è solo una delle tante, con altri j’accuse questa volta al PD che vengono dall’area trolliana legata al partito di Vendola, che bisogna pur accusare qualcuno di qualcosa, che la Legge non sarebbe stata discussa era noto già dalle 13.00, quando Alessandro Zan lo aveva reso noto in qualche modo, comunicandolo a qualcuno che poi l’aveva messo in rete, secondo la teoria della serva cibernetica.
Sel poteva risparmiarsi l’attacco al Movimento, non perché ci siano particolarmente simpatici, ma perché i problemi della legge vengono dall’averla trasformata in una legge “light”, alleggerita di contenuti, come anche Sel, Vendola e i suoi sanno bene.
Attaccarsi per qualche voto in più senza attaccare i veri responsabili, che stanno a Destra e tra i cattolici oltranzisti, vuol dire fare macelleria politica sulle pelle delle persone LGTB.
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