Anna Paola Concia, l’ex parlamentare PD, twittava in mattinata una cosa intelligente “Comincio a leggere commenti del tipo”Adesso basta con sta storia di #calderoli !!” è in questa frase che si annida il tarlo, vivo e vegeto”, osservazione sulla quale non si può non essere d’accordo.
La strategia della Lega è quella del recupero dei consensi a tutti i costi, quindi la boutade di Calderoli, così come il Porcellum, gli attacchi di Salvini a Napolitano, sono scientificamente studiati per recuperare i voti degli intolleranti che il M5S ha pescato in parte, e quelli dei delusi della Bossiade finiti non si sa dove, o nel grande calderone dell’astensione.
Nel bailamme della richiesta di dimissioni (150mila firme solo nella petizione lanciata da Change.org, più altre petizioni in giro per il web, una delle quali lanciata da l’Unità), quelle del PD, più gli altri partiti, gli imbarazzi del Pdl con Mara Carfagna che ne chiede le dimissioni, il silenzio del M5S che non vorremo si metta a difendere un ministro democratico, lascia stupefatti la dichiarazione di Maroni: “Si è scusato, ora basta strumentalizzazioni”.
Cioè, comandiamo noi. Comandiamo ancora noi. Siamo ancora la Lega di Roma Ladrona che sta a Roma per fare quello che cazzo vuole, e incolpa non si sa chi, di avere creato il caso Calderoli per coprire lo scandalo kazako.
Nel frattempo, tanto per cambiare e per dare il via alla nuova strategia antinegher, il partito comincia a preparare una grande manifestazione a Torino contro l’immigrazione clandestina, prevista per il 1º settembre.
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