Dopo atti vandalici, scritte neonaziste, scritte omofobe, minacce “Froci vi uccidiamo”, è arrivate l’annunciato assalto con incendio doloso: annunciato perché la violenza era tale e così ripetuta che le autorità avrebbero dovuto pensarci.
Parliamo del Liceo Socrate della Garbatella, a Roma, dove i frustrati che per darsi un identità inneggiano al fascio e chiamano frocio chiunque la pensi diversamente, si trasformano in pericolosi criminali che hanno a cuore la morte della società, ed appiccano il fuoco ad un liceo.
L’incendio è stato appiccato sabato alle 5.50 del mattino nei locali dell’Istituto del quartiere Garbatella, dove la polizia ha trovato, nell’aula distrutta, cerini ed impronte.
La reazione di istituzioni politiche e scolastiche, e degli stessi studenti, è stato di unanime condanna. Gli studenti hanno dichiarato che l’attentato è chiaramente un “gravissimo atto intimidatorio nei confronti di una scuola combattiva che è sempre stata in prima linea nelle lotte studentesche”.
Per il Sindaco Marino si tratta di un “atto criminale”.
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