Il PD continua a comportarsi come se non avesse bisogno dei voti delle persone LGTB per riconquistare la credibilità perduta (e la maggioranza, assoluta, magari), soprattutto quando si scontra con la sua incapacità a digerire le questioni più strettamente legate alla realtà quotidiana delle persone LGTB italiane, senza diritti in un Europa dove i grandi paese fondatori li hanno concessi tutti.
L’estensione della legge Mancino ai crimini omofobi, relazionati con l’odio basato sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, ha subito un immediato compromesso al ribasso grazie all’intervento di Brunetta, nano politico -e parlo di politica- con troppo potere che ha azzoppato la proposta di legge del PD creando una falsa tutela delle persone omosessuali che solo superficialmente può essere letta come legge contro l’Omofobia, dato che lascia liberi gli omofobi (istituzionali, della strada o d’Oltretevere) di continuare a fare ciò che vogliono.
Ora il PD deve avere un sussulto di coraggio (o di dignità, o magari di tutt’eddue) e cominciare ad emendare, emendare, emendare, e poi trovare i voti, trovare i voti, trovare i voti, per fare di questa legge una legge degna di essere chiamata Legge contro l’Omofobia.
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