E’ la follia ideologica di cui lo stato dell’Indiana è vittima, quell’America profonda di cui si parla a tratti e sempre con angoscia, che manifesta il suo inferno nel suo odio feroce verso le differenze che si manifesta verso una deriva di stampo africano.
I politici dell’Indiana, in maggioranza repubblicani, non differenti da quelli nigeriani, hanno aggiornato una legge del 1997 che considera reato manipolare le richieste di matrimonio (che devono essere complicate con il nome di un uomo e di una donna, il reato sta nel compilarle con nomi di due uomini o due donne, da lì la manipolazione, e quindi il carcere).
Diciotto mesi di carcere e 10mila dollari di multa la pena che questi garanti dell’uguaglianza hanno stabilito. Anche chi celebra matrimoni sarà punibile: sei mesi di carcere e mille dollari di multa.
Naturalmente è previsto un’emendamento alla Costituzione che introduca il divieto all’uguaglianza matrimoniale, emendamento che prevede un referendum che vedrà il Governo sconfitto, dato che la maggioranza dei cittadini dell’Indiana è favorevole ai matrimoni ugualitari.
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