Standard & Poor’s ha tagliato il rating dell’Italia a “BBB” da “BBB+”, dato che l’economia italiana si contrarrà nel 2013 dell’1,9%.
Il declassamento dell’Italia, secondo l’agenzia, è legato al “peggioramento ulteriore delle prospettive economiche” del nostro paese dato che S&P prevede un debito pubblico al 129% sul PIL alla fine del 2013.
Anche il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato una revisione al ribasso delle previsioni per il 2013.
Qualcuno lo dica a Saccomanni.
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