Il paese dove gli omosessuali non sono discriminati, ma si ammazzano direttamente, ieri ha dato prova del suo ritorno all’assolutismo e alla dittatura, con un voto unanime contro gli omosessuali.
La Duma ha infatti votato all’unanimità, 434 voti contro zero contrari e 1 astenuto, una legge che vieta la diffusione ai bambini di informazioni su omosessuali, transessuali e bisessuali, che non si sa mai che non siano contagiose.
Ora ci chiediamo come sopravviveranno le nuove generazioni di gay e lesbiche che cresceranno in un clima simile.
La legge prevede anche multe per chi organizza manifestazioni per i diritti lgtb.
Finalmente hanno portato a casa la legge omofoba che tanto volevano, la legge che vieta la “propaganda di rapporti sessuali non convenzionali” fortissimamente voluta da Putin con l’appoggio della Chiesa ortodossa.
Ora, per pura formalità, la legge dovrà essere approvata dalla Camera alta.
Il disegno neo-stalinista di Putin di soffocare qualsiasi tipo di dissidenza, con l’utilizzo di attacchi programmati ai difensori dei diritti LGTB, le multe alle associazioni dei Diritti Umani, l’arresto di dissidenti, sta finalmente giungendo a compimento, con buona pace di chi si aspettava la democrazia nel paese.
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