La Grande Madre Russia dove i gay non sono discriminati, lo disse lo Zar Putin, ha registrato due efferati delitti omofobi ai danni di due uomini: un giovane di 23 anni e un uomo di 39.
Il primo, 23 enne, è stato pestato, gli sono state infilate tre (tre!) bottiglie di birra nel retto, seviziato per ore prima che con grande compassione si decidesse di porre fine alle sua vita facendogli cadere in testa una pesante pietra.
Il secondo è un uomo di 39 anni che è stato ammazzato a pugni da tre individui, già arrestati, prima di essere sbattuto in un’auto a cui è stato dato fuoco.
I fatti sono accaduti nel villaggio di Kamchatka e nella località di Volgograd. C’è solo da sperare che fatti simili possano spingere le autorità russe, dal più alto in grado fin all’ultimo guardiano delle carceri a rivedere le loro sudicie dichiarazioni omofobe.
Ne dubitiamo.
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