Non lo diciamo noi che siam nessuno, lo dice Travaglio che è quasi Dio: “Il reato di lesa maestà contro il Capo è roba da Romania di Ceausescu”, e poche righe prima afferma anche “cacciare, o far cacciare dalla “rete”, una senatrice che ha parlato male di Grillo, manco fosse la Madonna o Garibaldi, è demenziale, illiberale e antidemocratico in sé“.
Intendiamoci, il fatto che lo dica Travaglio, non ci tranquillizza. Come non ci tranquillizzano la sequenza agghiacciante di azioni idiote inanellate dal M5S nelle ultime settimane, le beghe interne, le rivalità, il desiderio di annullare la dissidenza neanche fossimo nell’URSS di Stalin e Beria al tempo delle epurazioni, la paranoia della fedeltà al Capo che può anche dire imbecillità ed assumersi la responsabilità di averle dette, infine l’essere riusciti a fare ciò che nemmeno al PD è mai riuscito: “suicidare” un movimento antipartito da 8 milioni e mezzo di voti, facendo rimpiangere i partiti e perdendo gli elettori (che sono tornati ai partiti).
Un’opera d’arte. Complimenti.
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