I dirigenti della TV di Stato greca, che costa sette volte quelle private e ha meno della metà dell’audience, hanno deciso di chiudere baracca e burattini (dalla mezzanotte del 12 giugno), di cacciare tutti i dipendenti, che mangeranno aria, e di ristrutturare tutto il baraccone.
I licenziati (esodati? è così che si dice in Italia?) potranno concorrere alla riassunzione nella nuova struttura, più snella, dicono, all’interno dell’ampio programma di ristrutturazione del paese voluto dall’Europa per non lasciare precipitare la Grecia (e l’Euro) nell’abisso del fallimento.
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