I due giovani marocchini arrestati per essere amanti ed omosessuali, dopo essere stati sorpresi in macchina dalla polizia, e che sono detenuti nella prigione di Zaki de Salé in compagnia di islamisti, terroristi, assassini, ladri e pedofili, potrebbero essere giudicati “con clemenza” per paura a una caduta del turismo (anche sessuale, sì).
I giudici hanno infatti rinviato la sentenza, l’omosessualità è punibile in Marocco con pene da tre mesi a tre anni di prigione, e parrebbero in attesa di “istruzioni” dai suoi superiori, e dal Ministro dell’Interno, trattandosi l’omosessualità in Marocco di un tema delicato (e dello sport da letto più ampiamente praticato).
©gaiaitalia.com 2013 tutti i diritti riservati