di La Lurida twitter@lalurida
Apro l’email e cosa mi trovo? Un’email del responsabile dei contenuti, perché a lui czi piace che lo chiamin così, che è poi quello che lavora come un semo per Gaiaitalia.com, che czi vuol sempre un galopino, diczevan dalle mie parti, e cosa mi trovo? Che mi rimaila (un neologzismo, che son micca sema del tutto), uno scritto del Presidente di Arczigay Flavio Romani, lui il megapresidente nazionale, quello lí che va sui gziornali, fa i comunicati sampa, tutta quella roba lì.
Lui. In persona. Che scrive a La Lurida. Poi mi viene in mente che cz’avevo scritto che mi veniva un canchero per quelle cose lì dell’omoafetività di Galan, la leggze insomma, quel’altra cosa lí e ho detto: “Bene, non mi scrive per afetto“, gziustamente! Che per afetto non mi scriverei neanche da sola.
Così che di seguito trovate la di lui misiva, che pubblico che son tutta uno stringzimento di visere e scossa dal piaczere:
Cara Lurida,
Giancarlo Galan farà oggi pomeriggio* (4 di gziugno, ndLL, nota de La Lurida) la conferenza stampa di presentazione del suo disegno di legge, e finalmente capiremo, articolo per articolo, i contenuti reali della sua proposta.Però già dalle interviste uscite sulla stampa ci sono alcune cose che non mi possono piacere, a partire dal fatto che non si tratta di matrimonio, ma di un diverso istituto giuridico. Quindi ancora una volta per le persone dello stesso sesso sarà messa in atto una discriminazione, che consiste nel non poter fare una cosa che alle persone di sesso diverso è concessa. Anzi, a quel che si è capito, questa legge sarà riservata alle coppie uomo+uomo e donna+donna, una legge speciale quindi, riservata a gay e lesbiche, cosa molto pericolosa perchè accentua le differenze in una società che per chiamarsi civile dovrebbe trattare tutti allo stesso modo.
E una cosa anche pericolosa, perché potrebbe aprire a derive come una scuola speciale per gay e lesbiche, un cinema riservato, un lato del marciapiede… Ma forse sto esagerando, ok.
Non esagero però quando dico che la legge ha un buco grande come una casa, perché non prende in considerazione la questione dei figli, sia quelli già nati, quelli che potrebbero nascere con la procreazione assistita, quelli che potrebbero essere adottati. E almeno nel primo caso lascia di nuovo in braghe di tela migliaia di bambini che già vivono in famiglie con due padri o due madri, e hanno diritti e tutele dimezzati o anche meno. Capisci bene che questo non è accettabile.C’è infine la questione del nome. Omoaffettivo è una parola che ogni volta che la sento mi viene la muffa (e a me Amica! Mo’ non ti dico dove! , ndLL, nota de La Lurida). E l’uso di questi termini “creativi” spesso nasconde il disagio che si avrebbe usando termini più adatti e veritieri. Con la parola omoaffettività in qualche modo si sterilizza tutto ciò che sta in una coppia di due uomini o due donne, e che probabilmente imbarazza, e sto parlando di sentimenti, di affetto e amore, e ovviamente anche di sesso… E progetti comuni, reciproco sostegno, carico di responsabilità e tutto il resto. Tutto questo forse fa paura, e probabilmente si cerca di evitarlo usando termini che non urtano, ma che inevitabilmente portano a nascondere sotto il tappeto, ancora una volta, la questione.
Detto questo, ben venga che Galan abbia la volontà di mettere mano alla questione, ed era ora che dalle parti della destra finalmente qualcosa si muovesse, dato che finora da Pdl+Lega+Altri sono arrivate solo valangate di insulti o peggio.
Ah, ho detto più o meno questo in un comunicato uscito direi il 29 maggio, e che, hai ragione, non è stato messo sul sito…
Infine sulla lettera, come molti dubiti che sia vera. Non so come siano andate le cose, di fatto è comunque verosimile. A questa lettera ho risposto anch’io, e questo è stato pubblicato qui:
http://www.arcigay.it/41036/arcigay-a-davide-coraggio-siamo-fortunati-a-essere-gay/
Vediamo che succede stasera alla conferenza di Galan
Nel frattempo stammi bene
Baci,
Flavio
*la conferenza è poi stata rimandata a data da destinarsi, ndr
Signori lettrici e Signore lettori, lasiatemi dire che son torefatta (come disse la modenese dopo essersi stupita di quanto era brava un’atricze), perché una lettera personale, da un presidente io non l’avevo mai riczevuta.
Così aspetiam Gala, poi ricomincziamo a tirar dei cancheri.
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