Siamo proprio sicuri che il finanziamento pubblico ai partiti verrà eliminato dalla nuova legge?

di Giovanna Di Rosa

E’ certo che non basta dire che se a qualcuno non piace la legge proposta “ne può presentare un’altra”, ce ne sono diverse anche a nome del M5S, del PD -Renzi ci sente benissimo da quell’orecchio lì – che propongono proprio il de-finanziamento totale dei partiti per sostituirlo con finanziamenti privati trasparenti, e che potrebbero essere calendarizzate.

E proprio il M5S e la campagna di Matteo Renzi stanno lí a dimostrare che si può. Ci sono poi alcune altre cose che non si capiscono:  perché dal 2017, intanto. Troppo presto cominciare dalla fine dell’anno?

Se la via deve essere quella del 2xmille, più immaginiamo altri tipi di donazione volontaria come il tesseramento o i contributi alle campagne, devono proprio passare tre anni e mezzo prima che possa essere messo in moto il meccanismo?

Perché non si spiega con chiarezza perché dal 2017 e non da subito?

E perché scalare gradualmente? Hanno paura i partiti di rimanere senza denaro pubblico? E’ comprensibile. Rendano allora pubblici, e da subito, i loro finanziatori privati.

Possono davvero pensare che gli Italiani siano disposti ancora a sopportare che ai partiti politici arrivino milioni di euro quando per aprire una srl che voglia dare lavoro sono necessari minimo 15mila euro (in Spagna, ad esempio si apre in 48 ore con la modica cifra di 184 euro notaio compreso), quando -quindi- l’apertura di nuove imprese che possano dare lavoro è strozzata dai balzelli approvati dagli stessi partiti che percepiscono suon di milioni come rimborsi elettorali?

In più siamo proprio sicuri, lo siete Voi Signori del Governo, che non sia l’ennesimo restyling che cambia la forma, ma non la sostanza? Perché gli Italiani non ci cascano più.

Detto questo, ci sembra che Enrico Letta e la Grosse Koalition abbiano toppato. In più ci sembra anche che stiano giocando col fuoco senza accorgersene.

O facendo finta di…