Non ci resta che aspettare, del resto due settimane passano in fretta, e vedere se la specializzazione del PD nel perdere elezioni già vinte si manifesterà ancora una volta in occasione dei ballottaggi.
Dodici punti di vantaggio, non sono certo un patrimonio trascurabile, né un risultato che permetta di sedersi sugli allori ed Alemanno è avversario che può impensierire se unito alla potenza di fuoco della macchina propagandistica berlusconiana, ma pare che questi non sia deciso ad usarla fino in fondo (malelingue comuniste paiono avere origliato commenti del tipo “poteva fare a meno di candidarsi”).
Come dicevamo non resta che aspettare gli eventi, dopo il capolavoro dell’impallinamento a Bersani, il genio del PD potrebbe essere al lavoro di nuovo e stupirci con una nuova, straordinaria, opera d’arte.
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