Quando Bagnasco inizia la sua omelia, i fischi lo coprono, è costretto a stare zitto, il presidente della CEI che predica la tolleranza e parla con violenza.
Fischi quando Bagnasco comincia a parlare dell’attività di Don Gallo alla chiesa del carmine, da dove il suo predecessore, Cardinale Siri, lo allontanò, perché la Chiesa conosce solo la giustizia post-mortem. Continuano le proteste con la gente che canta Bella ciao. E che poi grida “Vergogna vergogna!”.
Dicono che Bagnasco abbia concluso la sua omelia in fretta, non era il benvenuto. Anche il potere della CEI, nonostante il nuovo papa Umile, è alle prese con la gente che non ne può più di privilegi e di gente che parla di umiltà e vive nel lusso, di uguaglianza e discrimina, di pace e parla con violenza.
La vita di Don Gallo andava in un’altra direzione: ed insegnava la coerenza ed il rispetto.
Dubitiamo che Bagnasco oggi abbia imparato qualcosa, il suo ego ferito griderà vendetta, ma la speranza non muore mai.
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