Dopo l’apparizione delle scritte lesbofobe contro Rossana Praitano sui muri esterni del Circolo Mario Mieli di Roma, la risposta della stessa Praitano non si è fatta attendere: “Sui muri del Circolo Mario Mieli” ha scritto in una nota “dove sono stata Presidente per 9 anni, sono state scritte frasi maschiliste e omofobe nei miei confronti, contro le donne e contro lesbiche e gay in genere. Parole offensive che invitano le donne a stare a casa e a me a rimanere fuori dalle istituzioni. Da donna rispondo che sto dove voglio; da lesbica dico che continuo ad essere serenamente e visibilmente quello che sono; da candidata al Consiglio Comunale di Roma continuo con ancor più forza la mia campagna elettorale. Sono convinta che questo gesto intimidatorio sia opera di uno o più imbecilli, e che la grande maggioranza dei cittadini romani non sia omofoba; a chi vuole colpire me, e in qualche modo la comunità lgbt romana ma anche il vivere civile della mia città, rispondo che è fatica sprecata. Il mio slogan, Diritti a Roma, si arricchisce per me di una motivazione in più”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Simone Barbieri, responsabile diritti civili del PD di Roma che commenta: “Le ignobili e discriminatorie scritte contro omosessuali e donne comparse sui muri del Mario Mieli soprattutto contro Rossana Praitano, candidata al Comune per il PD, che è stata per 9 anni presidente del Mieli, sono il più tragico segno di una cultura omofoba e misogina, che questa Destra locale e nazionale, hanno alimentato per anni. Roma era “città aperta” e deve tornare ad esserlo, la sua matrice multiculturale che l’ha caratterizzata per secoli, come simbolo dell’accoglienza, deve tornare a vivere”.
La nota di Barbieri continua ricordando che se “Parigi ha un Sindaco omosessuale, Roma può avere un Consigliere comunale Omosessuale! Perché in politica non deve contare con chi si va a letto, ma le soluzioni che si danno alle esigenze della cittadinanza!”.