Beppe Grillo tuonava ieri dalle colonne del suo blog, l’unico che contiene la verità, l’unico destinato ai puri di cuore, l’unico veicolo politico degno di fiducia, l’Unico, insomma, che il M5S è il movimento che argina Berlusconi, senza di loro il Cavaliere vincerebbe di nuovo e di nuovo sarebbe padrone dell’Italia.
Per adesso non è proprio così anche se, e chiarisco che non siamo né pro né contro il Movimento 5 Stelle, ci limitiamo ad osservare criticamente quello che succede e a commentarlo: dei punti percentuale persi dal M5S nelle ultime settimane, si parla di 5, almeno 4 sono ritornati a Berlusconi, che 4 ne ha guadagnati.
Nemmeno molti degli elettori del M5S sembrano inebriati dall’azione politica del movimento di Grillo e Casaleggio, ci sono delusi, ci sono scontri in Parlamento, ci saranno defezioni, ci sono le solite grida: “Il Parlamengo voti subito la nostra proposta per l’abolizione delle Province”; non si scopre nulla Grillo: l’abolizione la voleva Monti, la vuole Del Rio, se tutti volete la stessa cosa, dato che avete i voti, fatela.
La politica purtroppo, o per fortuna, non si fa solo con le grida e con i blog, si fa anche coi numeri e i numeri di una maggioranza trasversale in Parlamento ci sono.
Se poi Grillo vuol dire che argina il Pdl quando il suo obiettivo è distruggere il PD si può anche risparmiare la fatica.
Sparare al PD è come sparare a un morto.
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)