Essendo l’omosessualità nel paese diffusissima (e censuratissima), i politici indonesiani si arrovellano per cercare di trovare soluzioni per arginare l’insano fenomeno.
Ispirandosi a pratiche sessuali non così oscure nemmeno per gli eterosessuali, e soprattutto per chi ama l’s/m si appellano alle frustate per i gay e le lesbiche.
Scherzi a parte, la proposta è seria, inquietante, antidemocratica e nazista e viene dal nord dell’isola di Sumatra dove una donna, la vicesindaco di Banda Aceh, ha proposto che uomini o donne che abbiano relazioni con persone dello stesso sesso debbano ricevere pubblicamente cento frustate.
In Indonesia l’omosessualità non è reato, ma nella regione è in vigore la sharia, la legge islamica, e la proposta della vicesindaco vuole colmare un vuoto, diciamo, dato che non esiste fino ad oggi una “punizione formale” per chi nonostante il divieto si ostini a praticare l’omosessualità.