In questo mondo dove bisogna condividere tutto, anche lo sgradevole alone nelle proprie mutande, dopo avere aperto la Community di Gaiaitalia su Facebook e Google, con fini culturali che riteniamo dignitosi, abbiamo provato ad intrufolarci in altre Community per diffondere, attraverso links condivisi, il nostro disgustoso, inutile e borioso verbo, che pretende di non dedicarsi a culi nudi, ad adoratori dei piedi, delle ascelle, delle doppie punte e fors’anche nemmeno al buco del culo sporco.
Siamo stati prontamente richiamati all’ordine. Alcuni ci hanno cancellato direttamente, un altro paio, più democratici, ci hanno simpaticamente avvertito di non postare troppo, sennò sarebbero stati “costretti”, con dolore e sgomento probabilmente, a cancellare i nostri post.
Abbiamo risposto come si conveniva a Signori raffinati quali riteniamo di essere (certo che sì, anche i Signori raffinati dicono “buco del culo”, quando serve):
“XXX grazie per il suo messaggio.
Francamente “costretto” ci sembra un parola un po’ grossa, dubitiamo che ci sia un’entità superiore che le “ordina” di cancellare i post che disperatamente lei cerca di “salvare”. Il mancato “scaglionamento”, quando questo avviene, dei messaggi, come lei lo chiama, è dovuto all’impossibilità di “postarli” durante la giornata. Del resto pensavamo che una community servisse proprio allo scambio di informazioni, e che “scaglionate” o no, queste servissero. Evidentemente non è così. Ci spiace averle creato sì serio imbarazzo Così per evitarle nuovi momenti di malessere e di “costringerla” a decisioni che non vuole prendere, togliamo il disturbo. Francamente, le costrizioni ci piacciono poco, capisce? Siamo per la libertà. Un saluto cordiale”.
Nel solco dell’Italico orticello che voglio gestirmi da solo e se mi prendi spazio mi girano i coglioni, anche i simpatici moderatori delle community reclamano la loro fetta di potere. Bisognerà pur lasciargliela.
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