Il Cardinale André Vingt-Trois (Vingt-Quatre, Vingt-Cinq…), arcivescovo di Parigi, ha dichiarato che l’introduzione del matrimonio per tutti nella legislazione francese potrebbe portare a una società più violenta, ed è assai increscioso che non abbia spiegato da dove gli viene questa granitica certezza. Forse dalle orde di cattolici integralisti che hanno assalito chi non era d’accordo con loro durante la manifestazione dei trecentomila che pregavano per le strade contro la libertà altrui?
O forse dai fanatici che in nome di un dio cui danno la colpa delle loro schifezze hanno pestato a sangue due coppie omosessuali nel centro di Parigi una decina di giorni fa? Da quali segnali e da quali azioni deduce che a causa dei marriage pour tous la società francese salterà in aria?
Siamo alla strategia del terrore di cui i dirigenti della Teocrazia romana sono maestri: non potendo impedire l’avanzamento delle leggi, predicono disgrazie, catastrofi, alimentano paura e diffidenza, quando non odio e terrore. L’aumento della violenza nella società francese sarebbe dovuta alla mancanza di responsabilità del Governo e del presidente Hollande che, secondo Vingt-Trois non avrebbero ascoltato la società francese (cioè la parte della società francese, largamente minoritaria, che è contraria all’introduzione della nuova legge).
La percentuale di cittadini francesi favorevoli al marriage pour tous è del 60%.
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