La società italiana ringrazia i Signori e Padroni della Politica italiana che hanno deciso di restaurare l’esistente, dando a Napolitano la responsabilità di fare ciò che essi non sanno fare: governare.
Non mi voglio soffermare adesso sulle questioni legate al riconoscimento delle coppie omosessuali, argomento importantissimo, ma che in questo momento passa obbligatoriamente in secondo piano davanti al fatto che tutti i cittadini stanno vedendo calpestati i propri diritti, negate le elezioni del 24 e 25 aprile dove PD e Pdl hanno preso più voti del M5S, ma in coalizione, e hanno preferito rivolgersi al Capo dello Stato, persona degnissima, che dovrebbe dare spiegazioni in diretta tv quanto prima, per attuare un programma che non è stato votato dagli elettori, ma deciso da dieci saggi.
Non sapevamo di essere già in un Repubblica presidenziale. Sapevamo però che all’attuale becero corpo politico i cui nomi, cognomi e dinamiche sono noti a tutti, dell’opinione dei cittadini che vanno a votare in massa e diligentemente non importa nulla, ciò che vogliono è perpetuare il loro potere.
E perpetrare Costituzione e consenso.
Francamente non si sa cosa pensare, si sono fatte analisi di tutti i tipi, da gente molto più preparata di noi, ma questo epilogo non si prevedeva. Dicono che ha vinto Berlusconi, che ha perso Bersani. Personalmente non me ne frega niente di sapere se ha vinto Berlusconi o no. Penso che abbia perso l’Italia e che sa necessaria una rifondazione della politica, dei partiti e che sia necessario un nuovo patto trasparente con gli Italiani sulla base di valori realmente condivisi. Chi (Gasparri) ignora la potenza della rete, ciò che si muove nella rete, la percezione degli umori dei cittadini sulla rete sta facendo un grosso errore.